Un’analisi del fenomeno dei condomini che danno da mangiare ai piccioni e dei poteri dell’amministratore in tal senso.
I piccioni sono un problema comune nei condomini e nei palazzi delle città. Questi uccelli amano trovare riparo e nidificare su terrazzi, balconi, cornicioni, sottotetto e tetti, causando sporcizia e fastidio a chi utilizza quelle aree, che solitamente sono proprietari o inquilini delle zone private. La presenza dei piccioni rappresenta anche un pericolo per la salute pubblica, poiché il guano accumulato contiene germi patogeni che possono essere trasmessi all'uomo. Il problema dei piccioni è sentito maggiormente dagli abitanti degli alloggi più alti, ma riguarda tutti i condomini. In un edificio infestato da questi uccelli, anche le attività quotidiane come stendere i panni, trascorrere tempo sul balcone o giocare all'aperto possono diventare complicate. Per ovviare a questo problema, esistono diversi metodi per tenerli lontani dai condomini. Ad esempio, si possono installare dispositivi deterrenti come le retina anti-piccione o le sbarre anti-piccione. In alcuni casi, potrebbe essere necessaria l'emanazione di un'ordinanza comunale per tutelare la salute pubblica.
In generale, è importante prestare attenzione alla presenza dei piccioni nei condomini e adottare misure per tenerli lontani. Questo non solo ridurrà i fastidi e i rischi per la salute, ma migliorerà anche l'estetica dell'edificio.
I problemi causati dalla presenza dei piccioni in condominio
I piccioni rappresentano un problema sempre più frequente per i condomini di molte abitazioni. Non solo causano una grande quantità di sporcizia, ma possono anche rappresentare un pericolo per la salute e la sicurezza degli abitanti del condominio. Alcuni condomini, che nutrono i piccioni, peggiorano ancor di più la situazione. Se un condomino nutre i piccioni sul proprio balcone o in altre aree private, l'amministratore del condominio non può far altro che inviargli una diffida per far cessare tale comportamento. Tuttavia, se il condomino non adempie a quanto richiesto, l'amministratore è impossibilitato ad agire, a meno che il comportamento del condomino non rappresenti un pericolo o un danno per le parti condominiali. Se, invece, vengono utilizzate aree condominiali, come il cortile, la situazione cambia. L'amministratore ha il dovere di intervenire per garantire la pulizia di tali aree, per evitare che si rendano insalubri e per proteggere la struttura condominiale stessa. Questo perché l'amministratore è responsabile della conservazione dei beni e dei servizi comuni, ai sensi dell'art. 1130 n. 4 del Codice Civile. Per risolvere il problema dei piccioni nelle proprietà condominiali, ci sono diverse soluzioni che possono essere adottate. Se previsto dal regolamento, l'amministratore può applicare sanzioni pecuniarie ai condomini che nutrono i piccioni. Inoltre, può proporre la discussione dell'argomento in assemblea, se richiesto da almeno un condomino. In questo caso, l'amministratore è obbligato a indire l'assemblea entro trenta giorni. In sintesi, i piccioni che vengono nutriti da alcuni condomini rappresentano un problema per il condominio. L'amministratore ha il dovere di intervenire per garantire la pulizia e la sicurezza dell'edificio. Ci sono diverse soluzioni che possono essere adottate, come l'applicazione di sanzioni pecuniarie o la discussione dell'argomento in assemblea.
La delibera assembleare deve essere presa con la maggioranza dei voti e con almeno la metà del valore dell'edificio. Se la situazione diventa grave e pericolosa, l'amministratore può intervenire senza la previa delibera assembleare, ma deve informare gli altri condomini alla prima riunione utile.
Il ruolo dell'amministratore di condominio nel tenerli lontani
I piccioni presenti nei condomini possono costituire un serio problema per la salute e la sicurezza degli abitanti e per la conservazione dell'edificio stesso. Nutrirli può essere un'abitudine che aumenta la loro presenza e la conseguente sporcizia, aumentando i rischi per la salute e l'incolumità. Se il comportamento di alcuni condomini riguarda solo le loro aree private, l'amministratore può solo inviare una diffida ma non ha il potere di intervenire. Tuttavia, se il luogo interessato è condominiale, l'amministratore ha il dovere di intervenire per la pulizia delle parti interessate e per la tutela dei beni e servizi comuni. Per prevenire e risolvere i problemi legati ai piccioni nei condomini, è importante che l'amministratore e i condomini agiscano insieme per garantire la sicurezza e la salute di tutti e la conservazione dell'edificio. Una regolamentazione chiara e un'azione coesa possono contribuire a ridurre la presenza e gli effetti negativi dei piccioni, migliorando la vivibilità dell'edificio. Inoltre, è importante che ognuno rispetti le norme e le regole del condominio, evitando comportamenti che possono peggiorare la situazione e creare problemi per tutti.
Se il regolamento del condominio lo prevede, l'amministratore può imporre sanzioni pecuniarie ai condomini che nutrono i piccioni. Può inoltre proporre il tema dei piccioni in assemblea, che dovrà essere indetta entro trenta giorni dalla richiesta di almeno un condomino. La delibera assembleare dovrà essere adottata con la maggioranza dei voti e almeno la metà del valore dell'edificio. Se la situazione diventa grave e pericolosa, l'amministratore può intervenire senza la previa delibera assembleare ma dovrà darne informazione alla prima riunione utile.
Soluzioni per risolvere il problema dei piccioni nelle proprietà condominiali
La gestione dei piccioni in condominio è un problema comune per molti proprietari. I danni causati dalla presenza di questi volatili possono essere significativi, ma è importante seguire le norme e le leggi vigenti per risolvere il problema in modo sicuro ed efficace. La ripartizione delle spese per l'installazione di dissuasori, come i pali para piccioni, è proporzionale al valore della proprietà di ciascun condomino, a meno che non vi sia un accordo diverso tra i condòmini. In assenza di questo accordo, le spese vengono distribuite tra i condomini in base ai rispettivi millesimi. L'installazione dei dissuasori deve essere effettuata da professionisti del settore e deve essere fatta in modo da non alterare il decoro architettonico dell'edificio. In caso di alterazione, il singolo condomino può richiedere la loro rimozione, a meno che non vi sia un risarcimento del danno. Il condominio non è responsabile per i danni causati dalla presenza dei piccioni se ha installato specifici offendicula, poiché non è possibile prevenire molestie provenienti dall'esterno al di fuori del suo controllo. L'allontanamento dei piccioni deve essere effettuato da professionisti del settore e deve seguire la normativa vigente. I piccioni sono considerati fauna selvatica e non è possibile usare veleno o altri metodi pericolosi per eliminarli.
I comuni sono soliti emettere regolamenti o ordinanze per disciplinare le aree di alimentazione dei piccioni in città e individuare gli spazi in cui questo è possibile. Ad esempio, la città di Torino ha una regolamentazione in materia.
CONCLUSIONE
In sintesi, la gestione dei piccioni in condominio richiede attenzione ai dettagli e rispetto delle leggi e delle norme per garantire la sicurezza e la qualità della vita dei proprietari. La ripartizione delle spese per l'installazione di dissuasori e l'allontanamento dei piccioni devono essere effettuati da professionisti e seguire la normativa vigente.
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