Botta & Risposta
Domanda:
Nei quattro appartamenti che costituiscono il condominio in cui abito vi è in comune l'energia elettrica per la luce delle scale e quella necessaria per la pompa dell'acqua, e smaltimento verde (giardino in comune). Fino ad ora, abbiamo sempre pagato tutte le utenze tramite un condomino a cui erano intestate e che, con molta pazienza, procedeva personalmente a ritirare i soldi dagli altri condomini quando si rendeva necessario.
Purtroppo, il condomino in questione ha venduto il suo appartamento e a fine mese lo lascerà definitivamente. Di conseguenza è sorto il problema di chi rendere intestatario delle utenze del condominio: ovviamente si esclude a priori il nuovo condomino e né io né gli altri due proprietari abbiamo intenzione di intestarci le bollette in questione. Per questo motivo ho proposto, con un preventivo alla mano, di avvalerci dei servizi di un amministratore, ma è risultato assente il consenso di una sola parte.
A questo punto mi chiedo: l'attuale condomino intestatario delle utenze, può disdire i vari contratti lasciandoci senza luce e quindi, indirettamente, anche senza acqua? Nel caso in cui lui disdica, oltre a rimanere senza luce, cosa potrebbe succedere in un secondo momento? Potrei io installare una pompa autonoma che prelevi l'acqua direttamente dal pozzo per rendermi indipendente? Ho già parlato con l'idraulico e materialmente so che è fattibile, ma mi servirebbero dei permessi dagli altri condomini per poterlo fare?
Utente: Nikkodemo80
Risposta:
Salve,
purtroppo è proprio questo da lei evidenziato il problema di affidare l'intestazione della luce e degli altri servizi condominiali ad un soggetto privato: è sempre bene, quindi, affidarsi ad un amministratore ed intestare i servizi al condominio stesso. Infatti, essendo il singolo condomino intestatario delle utenze, potrà liberamente chiuderle, a meno che voi non decidiate di fare voltura a vostre spese (dato che lui già venduto il suo appartamento). Nell'ipotesi in cui i contratti vengano comunque chiusi, basterà aprirne di nuovi (meglio se intestati, come già detto, al condominio).
In ogni caso, lei può benissimo rendersi indipendente, ma solo dopo un'attenta verifica dello stato dei luoghi e del fatto che il suo impianto non vada a ledere la pompa generale o alteri il consumo idrico altrui. A tal proposito, dovrà semplicemente comunicare agli altri condomini questa sua iniziativa, garantendo che l'opera sarà fatta a regola d'arte e senza ledere le possibilità che altri possano fare parimenti uso privato (rendendo così poi di fatto inutile l'impianto centralizzato). Pur diventando autonomo, lei rimarrà obbligato a partecipare alle spese di manutenzione dell'impianto centralizzato dell'acqua finché resterà in funzione.
Cordiali saluti,
Amm. Fiasconaro Nicolas
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