Sportello Superbonus ed altri Bonus edilizi (Aggiornamenti Maggio 2023 - Parte 2)

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sportello consulenza bonus edilizi parte 2

Da quando è stato introdotto il superbonus è stato costantemente modificato, integrato, riformato, ampliato, ha necessitato di chiarimenti ed interventi normativi. Riepiloghiamo perché è nato il Superbonus e se ha raggiunto gli obiettivi.

 

Nel decreto rilancio dle 2020 nasce il Superbonus, anche s eun po’ prima perché vi erano altre agevolazioni fiscali che puntavano algi stesso interventi che avevano la caratteristica di agevolare interventi più piccoli (sostituzione infissi e caldaie), inteventi importanti ma che non incidono nell’efficienza energetica strurale dell’edificio. Obiettivo a cui puntava il Superbonus. Interventi costosi da cui derivava la necessità di dare una chance anche ai contesti condominiali per poter rimodernare l’edificio.

Il superbonus si è portato dietro la cessione del credito e lo sconto in fattura, che già esistevano ma che sono stati ampliati e semplificati nella loro utilizzazione.

 

Come mai il Superbonus è saltato?

 

Possiamo dire che gli obiettivi sono stati raggiunti ma si è andati oltre. In qualche modo dall’estate 2021, con ad esempio la c.d. CILAS si è semplificato in maniera eccessiva il procedimentp, e quindi è stato utilizzato da troppi contribuenti ed i conti contabili sono saltati. In termini numerici l’obiettivo è stato raggiunto, ma non è detto che lo stesso valga per quanto riguarda la qualità degli interventi e se effettivamente tali interventi sono stati realizzati. Forse era necessario strutturare il beneficio fiscale in maniera diversa.

 

L’importanza di correzione è stato necessario al fine di tutelare i conti pubblici ed anche la validità e la bontà degli intrventi effettivamente ralizzati. Ovviamente l'Agenzia delle Entrate e le altre autorità preposte avranno tutto il tempo necessario (per capirci ci aggiriamo sui venti anni) per poter procedere ad accertamenti ispettivi, sanzioni e tutela del patrimonio pubblico.

 

Cessione del credito e sconto in fattura sono strumenti definitivamente esclusi?

 

In merito alle tempistiche fin da novembre 2022 si era bloccato il procedimento delle cessioni di credito. Poste italiane per prima ha chiuso agli acquisti. Per un duplice motivo, derivante dalle sentenze della Cassazione che consentivano il sequestro acquistati in buona fede ma sospettati di frode, e per l’esaurirsi della capacità fiscale. Si è cercato di intervenire su questi punti con il Decreto Cessioni, 11/2023 che è stato da poco convertito. Si è voluto porre un argine al moltiplicarsi dei crediti di imposta, fermando l’applicabilità dello sconto in fattura e della cessione dei crediti. In merito alla responsabilità degli acquirenti si è fatto poco. Infatti si è stilato una lista di documenti che eslcude la responsabilità solidale dell’acquirente che ha acquistato in buona fede con tutti i controlli, ma questo non ferma la machcina dei sequestri.

 

Infatti, secondo l’Agenzia delle entrate le Banche hanno acquistato crediti fiscali per oltre 51 miliardi di euro, e le attività di indagine e controllo hanno evidenziato miliardi di euro di sospetta frode e dunque procedono ai sequestri. Le banche temono i sequestri . Poste Italiane ha iniizato ad accantonare delle poste extra, in ragione di questi sequestri dei crediti, probabilmente sarà fatto anche da altri istituit bancari. Quindi il DL 11/2023 sistema alcune cose ma non è esaustivo sotto alcuni punti di vista e quindi si continua a navigare a vista.

 

Quali sono le novità del DL 11/2023

 

a) Si sono attenutai alcuni elementi del blocco delle cessioni. Quel decreto di Febbraio 2023 ha chiuso la possibilità di ricorrere allo sconto in fattura ed alla cessione dei crediti dal 17 Febbraio 2023 a meno che i lavori non fossero già stati avviati. Vi erano dei problemi irrisolti, ad esempio per chi non aveva registrato il preliminare, oppure per l’edilizia libera. Su questi punti il Governo è andato incontro consentendo la cessione e lo sconto in fattura.

b) Sono state previste delle ipotesi in cui rimane la possibilità dello sconto in fattura e della cessione dei crediti: Quali sd esempio l’utilizzabilità al fine dell’abbatimento delle barriere architettoniche. Bonus 75% che si recupera in 5 anni e che attualmente è confermata fino alla fine del 2025. Questa detrazione può essere utilizzata sotto forma di credito di imposta e conseguentemente piò essere ceduta o utilizzata con socnto in fatura. Senza limitazioni quale che sia la data di inizio lavori. Questa è la modifica di più vasto impatto.

c) Un’altra modifica è quella della possibilità di arrivare al 30 di Novembre che è una data più estesa rispetto a quella prevista ab origine che era fissata al 31 Marzo per la comunicazione di cessione e sconto in fattura in relazione alle spese sostenute nel 2022. Una possibilità che riguarda chi ha già sostenuto le spese ed è rimasto per cosi dire con il cerino in mano non trovando un compratore per il proprio credito di imposta entro la scadenza ordinaria del 31 di Marzo. La nuova normativa afferma che pagando una mera sanzione di 250 euro si può arrivare fino al 30 di Novembre.

 

CONCLUSIONE

 

Il Superbonus continua a regalare emozioni dal punto di vista delle continue accelerazioni e retromarcia normativi che lo hanno caratterizzato fin dalla nascita. Aspettiamo anche noi di vedere l’evolversi di questo istituto. Resta il fatto che l’Agenzia delle Entrate gode di un ampio potere ispettivo i cui i limiti temporali si sono estesi oltre ogni previsione e coinvolgendo i vari benefici fiscali fino ad ora istituiti.

 

 

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