Finanziamento chirografario richiesto da amministratore

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L'amministratore può richiedere un finanziamento chirografario?

Domanda:

Ciao Nicolas,
scusami se ti scrivo privatamente ma penso che la migliore risposta, in merito al mio quesito del mutuo, l'abbia data tu. Per questo io vorrei approfondire la questione. 

Preciso che il condominio riguarda un villaggio turistico.
L'amministratore ha giustificato la stipula del mutuo (50.000 €) perché (sue parole) «… al 27 dicembre 20013 il condominio non aveva disponibilità finanziarie … vi era un saldo negativo di circa euro 500 e, vi era l’urgenza di affrontare spese indilazionabili per pagamento retribuzioni operai, fornitori, utenze elettriche …. solo per citarne alcune. Stante l’urgenza, alla luce anche di quanto previsto dall'art. 8 del regolamento condominiale e dalle norme codicistiche, ho chiesto ed ottenuto il finanziamento chirografario di euro 50.000,00”, ovviamente più interessi.

Faccio presente che alla chiusura dell'esercizio finanziario (dicembre) risulta un utile di 27.000 €.
L'art. 8 del regolamento dice l'amministratore provvede all'amministrazione ordinaria e straordinaria e che, in casi di urgenza, può provvedere di propria iniziativa, con l'obbligo di riferire alla prima riunione utile. 

Io penso che, non essendoci nessun disavanzo in negativo, bensì un utile di 27.000, non vi era nessuna urgenza. 
In merito all'art. 8 del regolamento, io penso che "provvedere di propria iniziativa", si riferisca al fatto che può utilizzare i soldi in cassa o quelli previsti in bilancio e non di stipulare un mutuo (cioè un debito) senza la preventiva autorizzazione dell'assemblea.
Inoltre, l'intera somma del mutuo non compare né nel bilancio consuntivo e né in quello preventivo.

Quindi l'amministratore può, oppure no, richiedere un finanziamento chirografario, senza una preventiva delibera assembleare?

Vorrei sapere la tua opinione. Grazie.

 

Risposta:

Salve,

ricordo in linee generali la discussione. Ad ogni modo bisogna avere la documentazione contabile aggiornata al momento in cui lui ha richiesto il mutuo. Solo così si potrà capire se effettivamente la liquidità era nelle sue disponibilità o meno.

Questo perchè i bilanci sono solo numeri, se non si analizzano per bene possono dire ben poco. La documentazione che la legge prevede non basta per analizzare bene come effettivamente vengono gestiti i soldi. Inoltre, la cifra dei 27mila euro in quale prospetto è presente? Perchè una cosa è nel prospetto di liquidità, altra se nel prospetto di patrimonialità.

Una volta appurata la disponibilità ed una volta verificate le reali scadenze nei pagamenti, con analisi anche dei contratti allora si potrà trarre un giudizio ed agire di conseguenza. Infine, utile sarebbe capire oltre che la tipologia reale di prestito e le condizioni alle quali è stato stipulato, anche la mancata delibera assembleare, che di solito le banche comunque richiedono per l'erogazione.

 

Cordiali saluti.

 

Amm. Fiasconaro Nicolas

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